Gaio Cosconio.
Cosconio, Gaio. Uomo politico romano. Pretore nell'89 a.C., prese parte alla guerra sociale contro i Sanniti. Proconsole dell'Illirico dal 78 al 76 a.C., fu il probabile conquistatore di Salona (I sec. a.C.). (dal greco politikós, che riguarda il cittadino). Detto di tutto ciò che è relativo al governo dello Stato o alla politica in genere. ║ Per estens. - Ciò che attiene all'organizzazione della vita pubblica o sociale e ai problemi e agli affari correlati, nonché all'attività di chi a essa si dedica. ║ Cinema p.: particolare filone cinematografico sviluppatosi sul finire degli anni Sessanta, in concomitanza con i fatti legati al Maggio francese del 1968. Più genericamente, l'espressione qualifica quel tipo di cinema teso a privilegiare gli aspetti p. della realtà, trasmettendone nel contempo i contenuti e i messaggi (per esempio, la filmografia dell'Unione Sovietica postrivoluzionaria). ║ Diritti p.: complesso delle facoltà riconosciute a ogni singolo cittadino, in base alle quali può eleggere ed essere eletto a rappresentante della comunità e ricoprire cariche pubbliche. ║ Dottrine p.: teorie riguardanti la natura e l'organizzazione degli Stati. Sono materia di insegnamento nelle facoltà di Scienze p. ║ Geografia p.: particolare sezione della geografia che si occupa delle condizioni e dell'organizzazione degli Stati, nonché delle popolazioni socialmente organizzate in essa residenti. ║ Prezzo p.: prezzo stabilito di autorità dallo Stato riguardo a determinati beni o servizi, al di fuori delle libere leggi di mercato. (dal latino socialis, der. di socius: alleato, confederato). Che vive in società: l'uomo è un animale s. ║ Che riguarda la società umana, dove gli individui hanno, o dovrebbero avere, gli stessi diritti e doveri: giustizia s. ║ Che concerne la vita degli individui nella comunità: i rapporti s. ║ Relativo alla struttura e all'organizzazione di una determinata società storica: la questione s. ║ Romanzo s., cinema s., fotografia s.: quelle forme di comunicazione ed espressione artistica che si propongono di documentare e denunciare le ingiustizie e le contraddizioni di una società. ║ Il s.: tutto ciò che riguarda la vita e i problemi della società e soprattutto delle categorie s. più deboli ed emarginate: sono molti i volontari impegnati nel s. ║ Scienze s.: discipline che studiano i fenomeni relativi alle società umane; si parla, per esempio, di antropologia s. in quanto prevalentemente interessata, a differenza dell'antropologia culturale, allo studio dei sistemi s., in particolare delle strutture parentali. • Bot. - Pianta s.: tipo di pianta che non vive isolata, bensì in gruppi, più o meno estesi, di individui della stessa specie. ║ Movimento s. della popolazione: in demografia, variazioni nel numero e nella struttura della popolazione per effetto delle migrazioni. • Etol. - Comportamenti s.: le azioni e le interazioni codificate che gli individui della stessa specie compiono nell'ambito delle principali funzioni del ciclo vitale (per esempio: i rituali di accoppiamento, le cure parentali, il territorialismo). Tali comportamenti si ritrovano sia nelle specie s., dove gli individui si costituiscono in gruppi s. o società più o meno numerosi, sia in quelle solitarie, dove le relazioni tra individui intervengono solo in determinate circostanze, come durante la riproduzione o nella difesa delle risorse. ║ Insetti s.: alcune specie di formiche, api e termiti, che presentano un alto grado di organizzazione s. • Dir. ed Econ. - Che riguarda la vita di un'associazione e i suoi soci: gita s. ║ Con riferimento a società commerciali, sede s. è la sede giuridica della società; capitale s. è il capitale di cui dispone la società. • Fin. - In s.: espressione con la quale si indica un'operazione commerciale o finanziaria il cui risultato economico viene ripartito per convenzione fra due o più persone o imprese; il conto attraverso cui si rilevano, nella contabilità del partecipante a uno o più affari in s., le operazioni compiute e i rapporti di debito e di credito, derivanti dalle operazioni stesse, con altri partecipanti. • St. - Guerre s.: le guerre combattute, nell'antichità, tra membri di una stessa confederazione. Per esempio: la guerra che Chio, Rodi, Bisanzio e Coo sostennero contro Atene, dal 357 al 354 a.C., terminata con il riconoscimento, da parte di Atene, dell'indipendenza degli alleati ribelli; la cosiddetta guerra s. degli Achei (219-217 a.C.), che Filippo V di Macedonia combatté vittoriosamente contro Etoli, Elei, Spartani e Cretesi, in aiuto degli Achei e dei loro alleati (Macedoni, Tessali, Beoti, ecc.). La pace fu conclusa a Maupatto nel 217 a.C. e comportò una notevole espansione territoriale dell'Impero macedone. Più nota è la guerra s. che, dal 90 all'88 a.C., contrappose gli Italici a Roma, che non intendeva concedere loro la cittadinanza romana, da essi rivendicata per il contributo dato all'affermazione della supremazia romana nel mondo. La maggior parte delle popolazioni dell'antico Sannio e dell'Italia meridionale si unì in federazione ed elesse a capitale Corfinio, ribattezzata Italica. Fu una vera guerra civile, di cui Pompendio Silone, Papio Mutilo e Ponzio Telesino furono i capi principali. Sebbene Roma avesse opposto loro i suoi migliori generali (Mario, Silla, Quinto Metello, Pompeio Strabone, Cesare, ecc.) e avesse ricorso all'aiuto dei provinciali (Iberici, Galli, Africani), i ribelli condussero con successo la lotta, tanto che il Senato accordò agli Italici fedeli, e a quelli che avessero fatto atto di sottomissione, il diritto di cittadinanza, seppure con molte limitazioni. La rivolta si attenuò, soprattutto dopo la vittoria di Pompeo Strabone ad Ascoli (89 a.C.), la capitolazione dei Marsi e l'assedio di Nola (88 a.C.); i resti delle truppe alleate sfuggiti ai massacri si riunirono poi ai partigiani di Mario, e furono sterminati da Silla, al suo ritorno in Italia (82 a.C.). Antica popolazione italica, appartenente al gruppo etnico degli umbro-sabelli. L'ipotesi più accreditata storicamente li collega al popolo sabino, anche grazie al supporto dell'onomastica, per la quale il nome S. discende da una forma grecizzata del termine (saunitai - samnites) che essi utilizzavano (come è attestato da epigrafi e legende di monete) per indicare se stessi, e cioè Safineis, il medesimo che i Sabini riferivano a sé. Durante il II millennio a.C. i S. si spostarono lungo gli Appennini e si stanziarono nelle alte valli dei fiumi Trigno, Tiferno, Volturno e Sangro, territorio cui diedero nome Safinim, donde la forma latina Samnium. Anche secondo una tradizione citata da Strabone, i S. erano di origine sabina: in seguito a un voto di ver sacrum (V.) espresso durante una guerra, un gruppo di adolescenti di questa popolazione sarebbe giunto nella regione del Sannio cercando una nuova sede. I S. erano organizzati come una federazione di tribù (Careceni, Caudini, Pentri, Irpini, Frentani, ecc.) i cui centri più importanti furono Aufidena, Bovianum Vetus, Tereventum, Aesernia, Allifae, ecc. Intorno al 600 a.C., i S. occuparono anche le sedi prima abitate dagli Opici, in unione con i quali assunsero l'etnonimo locale di Osci, occupando come tali la pianura campana e le città di Capua e Cuma. Tra gli Osci-Campani e i S. si determinarono nel tempo profonde differenze culturali e politiche, essendo i primi fortemente influenzati sia dalla civiltà greca delle colonie tirreniche sia da quella etrusca, che aveva propaggini nel meridione della penisola. Al contrario i S. stanziati nelle valli montane rimasero isolati da tali flussi culturali, mantenendo una propria organizzazione confederale, ma vivendo in villaggi sparsi e in condizioni assai più arretrate: essi praticavano la pastorizia e un'agricoltura di sussistenza, sotto la guida di un'aristocrazia guerriera che, probabilmente, esprimeva in caso di guerra un comando unificato. Un'assemblea era deputata a esprimere decisioni sulla condotta bellica e sulla conduzione della confederazione e si riuniva periodicamente presso il santuario principale di Bovianum Vetus. Tra la fine del V sec. e il principio del IV sec. a.C., la popolazione sannita degli Irpini spostò le proprie sedi in territori più meridionali, assumendo il nome locale di Brutii, occupando via via le città greche, come Paestum e Napoli. In tale movimento di espansione, i S. entrarono in contatto con quello omologo romano, per il quale costituirono il massimo ostacolo. Nel 354 a.C., Romani e S. avevano stipulato un'alleanza difensiva in funzione antigallica che ebbe però carattere puramente contingente: sul lungo periodo, infatti, gli interessi dei due popoli si dimostrarono radicalmente concorrenziali, puntando entrambi al controllo e all'egemonia della pianura campana e delle coste tirreniche. Lo scontro si articolò nelle tre guerre dette sannitiche (V. SANNITICO), che si svolsero tra il 343 e 290 a.C. e il cui esito fu la vittoria romana. Roma stabilizzò il controllo del territorio del Sannio deducendovi due colonie, quella di Benevento nel 268 a.C. e quella di Isernia nel 263 a.C. Ciò nonostante, i S. si opposero ancora al potere romano in alcune occasioni: durante la seconda guerra punica, dopo la sconfitta romana a Canne del 216 a.C., quasi tutti i popoli federati S. (esclusi forse i Pentri) sostennero Annibale; durante la guerra sociale del 90 a.C. furono tra i maggiori protagonisti della rivolta. Infine, durante le lotte intestine tra il partito popolare di Mario e la fazione degli ottimati di Silla, si schierarono dalla parte del primo, inviando in suo soccorso a Roma un esercito sannitico, guidato da G. Ponzio Telesino: nella battaglia che fu combattuta a Porta Collina nell'82 a.C., più di 8.000 S. furono uccisi. Ormai prostrati, ottennero la cittadinanza romana e subirono un rapido e definitivo processo di assimilazione. • Archeol. - Per quanto riguarda il periodo più antico (secc. VII-V a.C.), la documentazione archeologica riguarda esclusivamente necropoli ed è pertanto a carattere funerario. Dalle tombe, del tipo a fossa, sono emersi corredi assai sobri, che comprendevano ceramiche locali (solo in pochi casi sono stati rinvenuti manufatti di importazione greca), armi o ornamenti femminili. La cultura materiale si dimostra sostanzialmente originale, benché aperta a influenze dell'ambiente etrusco-campano o delle culture del medio Adriatico (Piceni e Dauni). Tra il IV e il II sec. a.C. le testimonianze archeologiche riguardano anche gli insediamenti abitativi: i villaggi erano sempre di dimensioni modeste e frazionati, circondati da cinte fortificate e talvolta affiancati da santuari, luoghi di culto e di aggregazione politica, a carattere monumentale. Fenomeni di più marcata urbanizzazione sono connessi solo al più tardo processo di romanizzazione. • Ling. - La parlata dei S. apparteneva alla famiglia dell'osco-umbro (V.), di cui costituiva l'estensione meridionale, congiuntamente a quella dei Campani, dei Lucani e dei Bruzi. La lingua è attestata da iscrizioni, bolli laterizi e legende numismatiche, tutti compresi tra il IV e il I sec. a.C., redatti in un alfabeto locale di derivazione etrusco-campana. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. (dal latino proconsulis, der. di pro: in luogo di e consul: console). Nella Roma antica, magistrato i cui poteri venivano prorogati oltre la durata della carica. L'istituto del p. fu introdotto alla fine del IV sec. a.C. per rispondere alle nuove esigenze politico-militari determinatesi in seguito all'espansionismo di Roma. Inizialmente il p. aveva l'obbligo di mantenere il comando dell'esercito impegnato in terre lontane fino a quando non arrivasse il suo successore, con un'automatica proroga della carica. Con il passare del tempo tali proroghe, in origine di durata limitata, arrivarono a durare anche un anno e gradualmente, con il moltiplicarsi delle guerre in territori transmarini e con la conseguente necessità di più magistrati che controllassero le terre conquistate, il p. divenne una magistratura ordinaria. La crisi della Repubblica del I sec. a.C. provocò profondi cambiamenti: si affermò infatti il principio secondo il quale l'imperium poteva essere conferito anche a un cittadino privato, a prescindere da qualsiasi magistratura. Così l'imperium proconsulare venne attribuito a Pompeo per tre volte, nel 77 a.C., nel 67 a.C. e nel 65 a.C.; allo scopo di evitare abusi di potere, infine, nel 52 a.C. si stabilì che dovessero passare almeno cinque anni perché un magistrato potesse essere nominato p. Tali limiti, tuttavia, furono spesso trascurati e anzi la carica di p. divenne la base per la successiva assunzione del potere personale: fu il caso, per esempio, di Augusto, nominato p. nel 23 a.C. senza alcun tipo di limitazione (V. anche IMPERIUM). Dell'Illiria o degli Illiri. ║ Per estens. - Delle regioni della penisola balcanica corrispondenti all'antica Illiria. ║ Province I.: costituite da Napoleone nel 1809 con le terre tolte all'Austria, comprendevano tra l'altro la Dalmazia, l'Istria, la Carinzia, la Carniola e le due Croazie. Furono rioccupate dall'Austria alla caduta di Napoleone. Illiria. Antica regione della costa nord-orientale del Mar Adriatico abitata dagli Illiri (V.). Illiri. Antica popolazione indoeuropea, abitante il versante adriatico della penisola balcanica. Poiché gli I. si mescolarono facilmente con i popoli con cui vennero in contatto, non fu mai possibile precisare con una certa esattezza i confini dell'Illiria. Per i Greci fu il tratto costiero fra il paese dei Dalmati e l'Epiro, per i Romani tutta la zona compresa tra l'Adriatico e il Danubio. L'origine di questa popolazione è assai discussa: probabilmente derivarono da una fusione di un ceppo mediterraneo ed elementi indoeuropei. Essi si stabilirono, nella seconda metà del secondo millennio, nelle Alpi orientali, nella parte nord-occidentale della penisola balcanica e lungo la costa settentrionale e orientale dell'Adriatico. Questo insediamento fu contemporaneo a quello dei Veneti e dei Messapi in Italia, e a quello degli Achei in Grecia; si è pensato di accomunare gli I. a questi popoli. Furono sempre una popolazione rozza, condussero una vita semibarbara e praticarono per parecchio tempo la pirateria nell'Adriatico, con gravi danni per la colonizzazione greca, etrusca e romana. Un regno e uno Stato unitario non riuscirono mai a costituirlo. Solo nel III sec. a.C. si formò, nella parte meridionale delle loro terre, un regno dall'Epiro fino alla Dalmazia, che venne ad uno scontro con Roma sotto il re Agrone, cui successe la moglie Teuta. Questa, per salvaguardare i suoi traffici nell'Adriatico, diede inizio a quella serie di guerre illiriche che si concluse nel 169 a.C. Gli I., dato il carattere impervio della loro regione, non vennero mai completamente romanizzati, ma, nonostante ciò, molti elementi illirici si inserirono nello Stato romano, giungendo anche alle massime cariche, specialmente nel II sec. d.C., quando l'esercito ebbe il ruolo più importante. Poi con Aureliano (270) si giunse ad avere un imperatore illirico, e per un secolo circa alcune delle maggiori personalità, come Diocleziano e Costantino, furono I. Sinonimi (s.m.), colonizzatore, dominatore, invasore, vincitore. (s.m.), donnaiolo, seduttore. Antica capitale della provincia romana della Dalmazia, sulle sponde del fiume Jader. Sorgeva nel luogo dove oggi si trova Solin (V.). • St. - Nacque come centro di scambio tra indigeni, coloni greci e commercianti romani. Sotto Cesare divenne colonia romana con il nome di Colonia Martia Iulia Salonitana, assumendo quindi il ruolo di capoluogo della provincia dell'Illyricum Superius durante l'Impero. Il governatore vi trovava la sua sede. La città era collegata al resto della provincia ed era in diretto contatto con l'Italia, attraverso le navi che partivano dalle rive del Golfo di S. (sinus Salonitanus). Con Diocleziano S. si sviluppò notevolmente; segno ne fu il grandioso palazzo fatto erigere dall'imperatore stesso nella vicina Spalato. La città si trovò allora divisa in due parti, la S. vecchia e la S. nuova, separate da una linea muraria imponente. Nella parte nuova sorsero l'anfiteatro, una serie di costruzioni termali, abitazioni private, taberne, ed edifici religiosi fatti erigere da una comunità cristiana presente in città a partire dal III sec. d.C.; nei pressi del mare sorse il teatro. Nel VII sec. la città fu invasa da Avari e Slavi e la popolazione si vide costretta a rifugiarsi nel palazzo di Diocleziano a Spalato. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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